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Le cause di usucapione temerarie a spese altrui, i mappali dimenticati e la recinzione di aree pubbliche da tempo immemorabile. A Torre delle Stelle si celebra il festival del conflitto d’interessi.


Elaborazione della planimetria catastale dell’area dei campi di Torre delle Stelle (cliccare per ingrandire)

“Le aree pubbliche della lottizzazione “Cocco e più” devono rimanere pubbliche e certo l’impressione che invece siano state considerate terra di conquista di interessi privati è da tempo diventata un’ipotesi molto fondata.”

Quando nel mese di settembre 2012 ci eravamo occupati delle strane manovre intorno ai terreni pubblici della lottizzazione “Cocco e più” avevamo chiuso l’articolo con questa considerazione.

Siamo oggi in possesso di nuove informazioni che rendono quanto mai attuali quelle considerazioni e confermano ulteriormente come il c.d. condominio, organizzazione “di fatto” creata con lo scopo di supplire temporaneamente alla latitanza dei Comuni e di agire in tutte le sedi affinché le omissioni comunali cessassero al più presto – sia stata purtroppo da tempo trasformata, ad opera di una ristretta cerchia di persone,  in qualcosa di completamento estraneo al suo scopo originario, fino a renderla uno strumento volto principalmente a coltivare interessi e tornaconti personali e generare costi fine a sè stessi che vanno ad alimentare costantemente conti correnti di studi legali e tecnici per attività che vanno pesantemente contro gli interessi di coloro da cui vengono drenati i soldi. Un pessimo monumento al conflitto d’interessi.

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Le aree di cui si parla, come noto per chi ci segue, sono al centro di due vicende apparentemente separate, ma che, una volta in possesso delle giuste informazioni, mostrano stretti collegamenti: una è un’anomala azione di usucapione, l’altra è l’altrettanto anomala autorizzazione edilizia 66-2012 rilasciata dal Comune di Sinnai per la recinzione del parcheggio dei campi ignorando diritti di uso pubblico trentennali e  nonostante vincoli di destinazione pubblica imposti dal PdL lottizzazione “Cocco e più” (del Comune di Maracalagonis). Con una società (Orsa Minore Costruzioni, già Orsa Minore Residence) che da un lato (nella vicenda della recinzione) arriva, pur di rivendicare la proprietà di un mappale, a dichiarare in un atto pubblico un possesso che nessuno ha mai visto e dall’altro (nella vicenda dell’usucapione) ne “regala” altri (adiacenti a quello difeso con i denti) a un privato (nel senso che non si costituisce nella causa di usucapione intentata dal privato ai suoi danni).

E con questo privato (l’amministratore del  “condominio”) che nella veste di gestore del c.d. condominio  beneficiava di questo completo disinteresse dell’Orsa Minore per certi mappali; e dall’altro, insieme all’Orsa Minore (co-intestaria dell’autorizzazione edilizia) otteneva l’autorizzazione edilizia 66-2012 del Comune di Sinnai per impossessarsi dei mappali confinanti.

Viene ora fuori che la suddetta causa di usucapione, pur avendo interessato tutte le aree di cessione del parco giochi, sconfinando persino nel parcheggio ora recintato, ha tenuto fuori, molto singolarmente, 4 mappali. Vedremo poi di quali mappali si tratta, ma chi conosce le vicende di Torre delle Stelle avrà già capito.

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Per capire bene come stanno le cose, è necessario illustrare un po’ in dettaglio l’assurda causa di usucapione intentata nel 2010 da chi gestisce il c.d. condominio,  ovviamente secondo il solito modus operandi: senza alcun mandato e anzi all’insaputa di coloro dai quali sono stati drenati e bruciati i tantissimi quattrini con i quali questa azione legale è stata foraggiata. Soldi pretesi, ricordiamolo sempre, con la minaccia dello stacco dell’acqua, minaccia ora neutralizzata dall’ordinanza 190-2012 del TAR.

Ci vuole un po’ di attenzione, ma ne vale la pena perché quello che è successo tra il 2010 e il 2012 intorno a quelle aree illustra molto bene a che gioco si sta giocando in certi ambienti di Torre delle Stelle.

I TERRENI OGGETTO DELL’AZIONE DI USUCAPIONE

Sono tutti quelli facenti parte del parco giochi e del parcheggio dei campi, come evidenziato in questa planimetria, dove i mappali interessati sono contrassegnati da una X in rosso.

Elaborazione della planimetria catastale dell’area dei campi di Torre delle Stelle (cliccare per ingrandire)

Praticamente un’azione di usucapione omnibus, a tappeto, nonostante si tratta di  terreni appartenenti al patrimonio indisponibile del Comune di Maracalagonis (art. 826, comma 3 C.C.), in quanto acquisiti al patrimonio comunale quali aree di cessione per opere di urbanizzazione dai lottizzanti “Torre delle Stelle “ e “Cocco e più”. Nulla di strano, del resto, se la pesca a strascico giudiziario a spese altrui non contempla neppure la verifica dei presupposti essenziali per l’attivazione di una causa.

“accertare che la comunione denominata “condominio di Torre delle Stelle ha posseduto e possiede, in modo pacifico, pubblico e ininterrotto, fin dall’anno 1973 e, comunque, da oltre vent’anni, i lotti distinti al catasto terreni del Comune di Maracalagonis al F. 51 mapp. 1,2,10,11,55,635, nonché quelli distinti al F. 51 mappali 636,637,98 e 56 e dichiarare, pertanto, il Condominio Torre delle Stelle unico e solo proprietario, a titolo originario, dei fondi sopra descritti, per intervenuta usucapione ultraventennale, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1158 Codice Civile”

Talmente a tappeto, questa rivendicazione di usucapione, da sconfinare, come detto, anche entro il parcheggio dei campi. È evidente che poiché il parcheggio, al tempo dell’avvio dell’azione di usucapione (e quindi due anni prima della realizzazione della recinzione), era costituito da un unico appezzamento di terreno privo di qualunque delimitazione al suo interno, qualunque rivendicazione di possesso non avrebbe potuto che riguardare tutti i mappali di cui si compone.  Per dire, se si rivendica un possesso ultra-ventennale di un un campo di calcio sarebbe del tutto illogico e insostenibile escludere, dalla rivendicazione del possesso, un’area di rigore e il cerchio di centro campo.

E invece è esattamente quello che è stato fatto in questa causa di usucapione: per il parcheggio dei campi è stato rivendicato un impossibile possesso parziale, ossia solo per i mappali 636,637 e 98, foglio 51- Maracalagonis, tenendo accuratamente fuori i mappali 571, 572, 1152 e 83, foglio 52 Sinnai. Guarda caso proprio quelli per i quali, due anni dopo l’avvio della causa di usucapione, sarebbero venuti fuori i forti interessi personali di chi gestisce il c.d. condominio (con anche la rivendicazione della proprietà personale dei mappali 1152 e 83) e l’inveritiera attestazione di possesso ultraventennale da parte della società Orsa Minore (mappale 1152).

Dunque, mettendo insieme quanto si afferma in questa causa di usucapione e le attestazioni di possesso sulle quali si è basato l’atto di compravendita del mappale 1152, sul parcheggio dei campi verrebbero fuori due strabilianti forme di frazionamento del possesso esclusivo secondo il confine puramente virtuale dei mappali: lo strano trapezio costituito dai mappali 636,637 e 98 sotto il possesso esclusivo del c.d. condominio, la strana striscia rettangolare trasversale costituita dal mappale 1152 sotto quello esclusivo dell’Orsa Minore. Il tutto su un’area formata da un unico appezzamento di terreno privo di qualunque delimitazione al suo interno e funzionalmente omogeneo (come si può vedere nella foto sotto).

In realtà – fatto notorio e pacifico – l’intero terreno era soggetto a trentennale uso pubblico. Così come sono soggetti ad uso pubblico pacifico e notorio tutte le aree del parco giochi (ossia usati da una collettività indistinta).

Il parcheggio pubblico dei campi prima che venisse recintato – feb 2011

Il parcheggio pubblico dei campi sottratto all’uso pubblico. Prima della realizzazione della recinzione sono stati abbattuti 7 alberi ad alto fusto della viabilità pubblica, senza alcuna autorizzazione

UN PERFETTO ESEMPIO DI AZIONE LEGALE TEMERARIA.

Una causa legale si definisce temeraria quando viene attivata strumentalmente per aumentare artificialmente il contenzioso per altri fini, ad esempio per perdere tempo in altre cause, complicare i procedimenti giudiziari, etc.

Questa azione di usucapione ne fornisce un fulgido esempio. Basta guardare ai tempi di attivazione della causa e all’uso che poi se ne farà al TAR nel ricorso 66-2011: l’azione di usucapione viene infatti avviata nel luglio 2010, dopo che era uscita l’ordinanza 402-2009 del TAR che obbligava il Comune a gestire le OOUU di Torre delle Stelle e che avrebbe necessariamente portato all’adozione delle delibere di presa in carico anche delle aree del parco giochi.

E guarda caso, la motivazione con cui il noto prof. avv. ha impugnato al TAR la delibera  comunale 145/2010 di presa in carico delle aree del parco è stata proprio la pendenza della causa di usucapione attivata pochi mesi prima (portata avanti dallo stesso avv. prof.) che, sempre guarda caso, includeva anche tutti i mappali oggetto della delibera 145/2010 di presa in carico.

Impugnazione delle delibere di presa in carico – l’azione di usucapione indicata come motivo di opposizione alla presa in carico

COM’ È ANDATA A FINIRE

Come abbiamo scritto in questo articolo, il giudice ha accolto l’eccezione di mancanza di legittimazione attiva dell’ “amministratore” sollevata dal Comune di Maracalagonis, ha cioè detto che sarebbe stato necessario il mandato unanime di tutti i “condomini” per poter avviare la causa.  Il c.d. condominio è stato dunque condannato a pagare le spese legali al Comune, 2400 Euro, che sono diventati oltre 4mila perché il Comune di Maracalagonis è stato costretto a “precettare” chi gestisce il c.d. condominio, che ha tardato oltre modo il pagamento a favore del Comune.

 ***

A chiudere un quadro dove si fa sempre più fatica a distinguere le attività private personali da quelle di gestione di soldi altrui, vi sono altre singolarità: l’avvocato e il geometra che assistono l'”amministratore” del “condominio”  nelle sue vicende private della recinzione del parcheggio pubblico, sono lo stesso avvocato e lo stesso geometra che negli ultimi 5 anni dal c.d. condominio hanno incassato 16mila Euro e 19mila Euro rispettivamente, per attività che includono difese penali (personali dunque) a favore dell'”amministratore” medesimo e attività tecniche legate a richieste di sanatorie per abusi edilizi e paesaggistici. Costi evidentemente di stretta competenza personale, che però sono stati fatti pagare ad ignari proprietari, occultandone la natura nel bilancio “condominiale”.

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RIFERIMENTI

  1. uno di passaggio
    gennaio 12, 2013 alle 5:18 PM

    A quando le manette???

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  2. M.C.
    gennaio 12, 2013 alle 5:56 PM

    Non vi nascondo che se non fossero cose documentate punto per punto, non ci crederei. Non potrei proprio credere che ci siano proprietari di case a Torre delle Stelle che ancora accettano di dare soldi a questi personaggi qui. Mi sembra tutto così surreale e folle, davvero non capisco cosa debbano subire ancora prima di dire basta e smettere di farsi mungere dalla cricca. Allibito.

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  3. Antonio Piras
    gennaio 12, 2013 alle 5:59 PM

    Solo quest’anno l’avv. Roberto Podda ha incassato 5500 euro dal “condominio”. Per quali prestazioni? Il geom. Davide Cocco 3500 euro. Per quali prestazioni? Qualcuno sa qualcosa? Dal bilancio del “condominio” è impossibile capire per cosa sono stati pagati..

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  4. Francesco
    gennaio 12, 2013 alle 9:14 PM

    Ripeto una frase di un grande scienziato: L’INDIFFERENZA ALIMENTA IL MALAFFARE. E qui a Torre oramai la situazione è così chiara, e l’Associazione la sta mettendo così in chiaro, che ci vuole "molto stomaco" a sopportare un andazzo di gestione del cosiddetto condominio che ha travalicato ogni immaginazione. Riuniamoci e agiamo. Non possiamo più continuare a sopportare questo andazzo.

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  5. franco
    gennaio 13, 2013 alle 11:25 am

    @uno di passaggio
    la domanda delle domande…pensiamo che il vero problema siano i comuni? la cricca?..eh eh

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  6. Nuova Associazione Torre delle Stelle
    gennaio 13, 2013 alle 12:36 PM

    @Francesco
    Ovviamente l’Associazione non si sta limitando a denunciare queste vicende sul blog. Tutti i fatti e i documenti di cui parliamo costituiranno la base di future azioni.

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  7. ADM
    gennaio 14, 2013 alle 5:49 PM

    Quando è intervenuto all’incontro del 25 novembre scorso il sig. Arca ha detto che il terreno l’aveva già acquistato nel 1992 e che è dovuto uscire allo scoperto per poter chiedere di recintarlo…interessante…quindi quando nel 2010 faceva la causa di usucapione chiedeva di usucapire solo quello stranissimo pezzo di parcheggio dei campi per non “toccare” il “suo” terreno…Adesso bisogna chiedergli chi lo ha autorizzato a fare questa ridicola causa e soprattutto quanti soldi ha speso e perché nel bilancio è impossibile identificare quella spese, messa in un unico calderone insieme a tutte le altre….Infine domandone: ma come si fa a dare ancora soldi a questi personaggi qui? a torre si è per caso diffusa una brutta sindrome autolesionistica che ancora colpisce qualche centinaio di proprietari??? (sempre meno per fortuna, quest’anno la cricca ha chiuso in rosso ha 100.000 euro meno dell’anno scorso, si vede che i dormienti sono sempre meno…)

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  8. Massimo V.
    gennaio 14, 2013 alle 5:54 PM

    4.000 euro al comune di mara ..e quanti al famoso avvocato?? e soprattutto chi ce li ha messi questi soldi?

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  9. corona
    gennaio 14, 2013 alle 5:56 PM

    La vicenda di Carloforte sembra la fotocopia delle procedure amministrative messe in atto dai funzionari del Comune di Sinnai……..

    Hotel abusivo: due nuovi indagati. Carloforte, confermate in appello le condanne, abuso d’ufficio per i due dirigenti.

    CAGLIARI. Tutte confermate in appello le sei condanne legate alla costruzione illegale dell’hotel da venti stanze a Spagnole-Bellavista, a Carloforte. Non solo: i giudici del secondo grado hanno disposto la trasmissione alla Procura degli atti relativi alle posizioni di uno degli imputati, Chiara Antonietta Masnata (73 anni) di Carloforte e dei tecnici Carmelo Piras e Battista Boccone, che nel tentativo di rimettere in linea con le norme l’immobile avrebbero «rappresentato falsamente la realtà» dimenticando di tener conto di una finestra con infisso, che corrispondeva a una stanza già arredata nel seminterrato dell’edificio. Le pene inflitte dai giudici d’appello – presidente Fiorella Pilato, consiglieri Giovanni Lavena e Nicola Clivio – sono le stesse decise dal tribunale il 27 ottobre 2011: il responsabile dell’area tecnica del comune di Carloforte Andrea Masala (46 anni) di Cagliari – oggi in carcere perché coinvolto nel procedimento per lo stadio di Is Arenas – e il responsabile del procedimento Raffaele Grosso (49) di Carloforte sono colpevoli di abuso d’ufficio e dovranno scontare un anno e otto mesi di reclusione con la condizionale subordinata alla demolizione della struttura abusiva. Colpevoli di violazioni urbanistiche e paesaggistiche sono stati condannati anche Dino Ferrando (46 anni) di Cagliari, Chiara Antonietta Masnata (73) di Carloforte, Sergio Conte (63) di Carloforte a un anno e due mesi di reclusione, Domenico Tavella (52) di Carloforte a un anno e mezzo. A denunciare quello che appariva un abuso edilizio erano stati il Gruppo di intervento giuridico e gli Amici della Terra, era stata poi la Guardia Forestale a trovare conferma delle irregolarità nelle indagini. I giudici d’appello hanno ribadito quanto accertato in tribunale: Masala rilasciò la concessione senza passare per il consenso degli uffici regionali e senza tener conto che la realizzazione del progetto, diverso da quello originario, sarebbe dovuto passare per una nuova valutazione paesaggistica. Successivamente gli imputati, ciascuno nel suo ruolo, si mossero per aggiustare le cose senza riuscirvi.

    Carloforte, Stagno e miniera della Vivagna

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  10. Andrea
    gennaio 24, 2013 alle 7:43 PM

    Ma quindi adesso la recinzione con cancello sarà fatta togliere (e a carico di chi?) per far posto nuovamente a parcheggio pubblico?

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  11. Nuova Associazione Torre delle Stelle
    gennaio 25, 2013 alle 1:04 am

    @Andrea
    Ci sono numerose azioni giudiziarie, già aperte o che stanno per aprirsi, finalizzate alla restituzione all’uso pubblico dell’area. Per ora non vi è stata ancora nessuna decisione, ci auguriamo che non tardi ad arrivare e l’area venga restituita all’uso pubblico. È una partita molto importante per il futuro di Torre delle Stelle e presto vi aggiorneremo su nuove importanti iniziative in merito.

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  12. Maggio 1, 2013 alle 8:38 PM

    invec cosi’ e piu’ bello a parcheggiare fuori dalle scatole tranne i turisti non i siciliani……….

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  1. febbraio 23, 2021 alle 12:18 PM

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