Home > Il "caso Torre delle Stelle", Vicende Amministrative di Torre delle Stelle - Maracalagonis, Vicende Amministrative di Torre delle Stelle - Sinnai > Respinto il ricorso contro la demolizione della recinzione del parcheggio dei campi. “Causa temeraria, possesso pubblico notorio e atti d’acquisto-artifizio per precostituirsi un titolo”. Un altro successo per l’interesse collettivo a Torre delle Stelle.

Respinto il ricorso contro la demolizione della recinzione del parcheggio dei campi. “Causa temeraria, possesso pubblico notorio e atti d’acquisto-artifizio per precostituirsi un titolo”. Un altro successo per l’interesse collettivo a Torre delle Stelle.


Un’altra delle nostre battaglie a tutela dell’interesse collettivo ha raggiunto i giorni scorsi un traguardo molto importante.

Ci riferiamo alla tutela dell’uso pubblico del parcheggio dei campi di Torre delle Stelle, area che in questi ultimi 3 anni e mezzo è stata oggetto di una vicenda dove non ci si è davvero fatto mancare nulla:

recinzioni-lampo tirate su da privati su un’area che era notoriamente pubblica da 35 anni;

un piano di lottizzazione (“Cocco e più”) che finiva fuorilegge perché privato della dotazione minima di aree pubbliche di cui il parcheggio costituiva una porzione rilevante;

un gigantesco conflitto d’interessi (il privato era anche amministratore del “condominio” che definiva “condominiali” quelle stesse aree);

autorizzazioni edilizie e paesaggistiche rilasciate a posteriori (dopo che ciò che si doveva autorizzare era già stato da tempo realizzato) e che autorizzavano persino la recinzione di una porzione di un campo di calcetto pubblico;

dichiarazioni di possesso grossolanamente false rese davanti al notaio sulle quali si sono retti presunti atti di compravendita;

azioni di usucapione che come per magia facevano salvi proprio i mappali che poi sarebbero stati recintati, nonostante fossero fisicamente indistinguibili dagli altri oggetto della domanda di usucapione

uffici comunali che hanno preso per buoni titoli di acquisto definiti dal Tribunale “espedienti per avvalorare possessi inesistenti” e per “costituirsi artatamente un titolo” mentre quegli stessi uffici non si erano erano accorti (o ritenevano irrilevanti) di un possesso pubblico trentacinquennale notorio e pacifico;

un’altra Amministrazione comunale (Maracalagonis) costretta a fare causa per riottenere il possesso pubblico dell’area nonostante esso fosse conclamato e pacifico da almeno 35 anni;

parcelle “pazze” da 10mila Euro pagate da un Comune per intervenire in una fase, quella dell’esecuzione, in cui non aveva alcun interesse (perchè per definizione in tale fase non è possibile fare altro se non stabilire le modalità di esecuzione di un provvedimento già preso e il provvedimento riguardava un privato) e per la quale le tabelle ministeriali parlano di compensi circa 10 volte inferiori;

la mobilitazione di una parte della collettività (riunita in un’associazione) a tutela dell’interesse collettivo come mai si era visto a Torre delle Stelle.

E, infine, ad agosto scorso, la “liberazione” dell’area, con le ruspe mandate dal Comune di Maracalagonis per far rispettare l’ordinanza che aveva disposto la restituzione alla collettività del parcheggio.

Un passaggio, quest’ultimo, molto importante, sia simbolicamente (l’uso della “forza pubblica” per tutelare l’interesse pubblico in una realtà, come quella di Torre delle Stelle, fortemente bisognosa di questi segnali), che praticamente (la riacquistata disponibilità pubblica dell’area ha comportato notevoli benefici viari e di fruibilità dell’area e anche paesaggisticamente è stato rimosso un autentico obbrobrio).

La vicenda legale “possessoria”, però, era ancora sub judice, in quanto i privati che avevano recintato l’area, avevano proposto “reclamo” contro l’ordinanza del Tribunale del 21.3.2014 che aveva disposto la demolizione della recinzione.

Ora anche quest’ultima fase ha conosciuto il suo epilogo ed è un epilogo molto positivo: con ordinanza dell’11 dicembre scorso, infatti, il Tribunale in composizione collegiale ha respinto il reclamo confermando in toto la precedente ordinanza del 21.3.2014.

Il parcheggio dei campi è dunque stabilmente restituito alla collettitività.

E quest’ultima ordinanza, come peraltro la prima, non si limita a confermare la radicale illegittimità della recinzione privata ora demolita, ma contiene statuizioni che danno pieno riscontro giudiziario all’abnormità della vicenda, abnormità ben nota a tutti coloro che conoscono la “storia” di Torre delle Stelle, da noi denunciata in numerosi articoli e che l’elenco stilato sopra consente di cogliere a colpo d’occhio.

LEGGI: Quando un Comune ignora il diritto di uso pubblico, un piano di lottizzazione va fuori legge e gli interessi privati prosperano. Il caso Torre delle Stelle-Sinnai. (ott. 2012)

Viene infatti esplicitamente statuita e sanzionata (multa di 1500 Euro da versare al Comune di Maracalagonis, per un totale di circa 9000 Euro da rifondere all’Ente comunale, oltre al rimborso dei costi sostenuti per l’abbattimento della recinzione) la natura temeraria delle iniziative poste in essere dai privati che hanno recintato i terreni pubblici (il grassetto è di chi scrive):

Deve essere valutata sfavorevolmente la condotta processuale dei reclamanti caratterizzata da mala fede, tale dovendosi qualificare lo stato soggettivo di chi, pur essendo a conoscenza del pacifico possesso dell’area in capo al Comune di Maracalagonis, abbia recintato i terreni adibiti a mercato civico e parcheggio comunale, sulla base di un compromesso di vendita, asseritamente concluso in data 28.9.1992 tra la società Orsa Minore e l’Arca, al solo fine di precostituirsi un titolo per realizzare la recinzione“.

E la lettura dell’ordinanza consente di trovare ampie conferme anche a quelle gravi e apparentemente inspiegabili anomalie che a nostro avviso caratterizzano la posizione assunta dagli Uffici comunali di Sinnai in questa vicenda.

Si apprende, infatti, che il Comune di Sinnai è intervenuto volontariamente nel contenzioso (rappresentato dal responsabile dell’Ufficio Edilizia Privata) per aderire alle richiesta del privato che aveva recintato l’area.

In altri termini, il Comune di Sinnai ha chiesto di ripristinare la recinzione che il Comune di Maracalagonis ha demolito nell’agosto scorso. Ha infatti chiesto al Tribunale di revocare l’ordinanza (sic!) sulla base della quale la recinzione era stata abbattuta nell’agosto scorso.

È dunque un fatto che l’Ufficio Edilizia Privata di Sinnai ha assunto una posizione oggettivamente a difesa dell’interesse del privato ad impossessarsi dell’area e contraria all’interesse collettivo di veder mantenuto l’uso pubblico del parcheggio.

Poichè la vertenza riguardava soltanto aspetti possessori e non certo urbanistici, ci risulta impossibile capire quali possano essere state le motivazioni per cui un’Amministrazione comunale abbia potuto spendere (tanti) soldi dei contribuenti per una tale finalità.

Si tratta dell’ennesima vistosa “singolarità” amministrativa di una vicenda che ne ha viste davvero tante, come ricordavamo in apertura di articolo, anomalie che ci auguriamo vengano chiarite in tempi ragionevoli. I contenziosi ancora pendenti sulla vicenda nanti lo stesso Tribunale  (causa petitoria, ossia di rivendicazione della proprietà oltre che del possesso attivata dallo stesso Comune di Maracalagnis) il TAR e gli approfondimenti in sede penale potrebbero dare importanti contributi in questo senso.

La demolizione della recinzione – 27 luglio 2015

Per ora possiamo esser pienamente soddisfatti del completo ripristino dell’uso pubblico dell’area che, nel maggio 2012 (VIDEO del 12 maggio 2012), quando l’alberatura stradale pubblica veniva abusivamente abbattuta (con il Comune di Sinnai che ometteva di intervenire per sanzionarlo pur essendone, anche formalmente, a conoscenza) per tirare su la recinzione e noi titolavamo “Cessioni alla rovescia con parcheggi pubblici che diventano terreni privati? Si attendono notizie dal Comune di Sinnai“, era tutt’altro che scontato.

E che, anzi, senza la doverosa, apprezzabile determinazione del Comune di Maracalagonis supportato da un gruppo di cittadini (anche tecnicamente, con la produzione di documentazione, cartografie e fotografie), rischiava seriamente di andar perduto per sempre, con l’ennesima espropriazione di un bene pubblico a favore di tornaconti privati che avrebbe comportato un’irreparabile menomazione urbanistico-viaria per l’intero comprensorio.

QUI l’ordinanza dell’11.12.2015

ottobre-2012_vs_agosto-2015-1

***

Per chi volesse approfondire, a seguire la sintesi dettagliata della vicenda.

Buona parte dell’area in oggetto (mappali  1152 e 83, foglio 82 Sinnai), pur essendo ricompresa in territorio di Sinnai, nel 1972 fu destinata a pubblica utilità nell’ambito del piano di lottizzazione “Cocco e più” e ceduta al Comune di Maracalagonis (artt.4 e 8 della convenzione di lottizzazione “Cocco e più”, che disponevano l’immediato passaggio di proprietà).  Senza quei terreni, la quota del 20% di aree pubbliche rispetto all’estensione della lottizzazione non sarebbe stata raggiunta e l’edificazione non avrebbe potuto aver luogo. In altri termini, i privati lottizzanti ottennero i metri cubi delle loro edificazioni in cambio della cessione al Comune di Maracalagonis (anche) di quei terreni.

Dal 1972 al 2012 l’uso dell’area (tutta, inclusi i mappali 571 e 572) è stato perfettamente conforme alla sua destinazione: uso pubblico per assolvere essenziali finalità di pubblica utilità (parcheggio, area di transito pedonale per l’accesso al parco, sede di mercatino civico e pertinenza stradale).

Nel 2011, sfruttando un varco formale lasciato aperto da passate leggerezze del Comune di Maracalagonis (mancata trascrizione della convenzione di lottizzazione), uno dei lottizzanti pensò bene, dopo che le volumetrie erano state abbondantemente lucrate, di richiedere al Comune di Sinnai l’autorizzazione edilizia e paesaggistica per recintare l’area. Apparentemente un’impresa molto ardua, perché il conclamato uso pubblico quarantennale e la sua essenziale funzione di pubblica utilità facevano apparire non ottenibile un via libera comunale (tanto più che la carenza di aree pubbliche nel comparto di Sinnai – di cui l’area di cui si parla ne costituisce circa la meta! – è indicata dal Comune stesso come il più grave problema urbanistico di Torre delle Stelle-Sinnai, al punto che in Consiglio Comunale si è parlato di reperimento di finanziamenti per procedere ad espropri finalizzati ad acquisire aree da destinare ad uso pubblico). Via libera che invece, molto sorprendentemente, arrivò. A nulla valsero le numerose diffide in tal senso provenienti dall’Associazione, da diversi cittadini e persino dal Comune di Maracalagonis.

Nel giugno 2012, tramite accesso agli atti presso il Comune di Sinnai, scoprimmo che una parte del terreno (mappale 1152, fondamentale per permettere l’accesso al parco comunale) era stata oggetto dei lavori di recinzione pur essendo stata espressamente esclusa dall’autorizzazione edilizia e paesaggistica rilasciate. L’operaio si era distratto, la giustificazione dei committenti. Cose che capitano.

L’inghippo che impediva l’autorizzazione per il mappale 1152 (e cioè che era intestato a terzi estranei alla pratica) era stato superato con la stipula volante, nel maggio 2012, di un singolare atto di compravendita basato su un’attestazione di un fantomatico possesso ultraventennale, che poi il Tribunale definirà “un espediente per avvalorare la falsa tesi del possesso mediato tramite il condominio” (cioè: chi gestisce il c.d. condominio, afferma il Tribunale, ha usato il “condominio” per rivendicare un fantomatico suo possesso personale “mediato” ultraventennale dell’area e, grazie ad esso, la proprietà personale dell’area: ogni ulteriore commento è superfluo).

E così, l’Ufficio Edilizia Privata del Comune di Sinnai, sulla base di quello strano atto di compravendita, assentiva con l’autorizzazione edilizia 66-2012  (12 giorni dopo la domanda di uno dei proprietari, con una celerità che ben depone per la rapidità con cui si potranno ottenere le autorizzazioni edilizie eventualmente necessarie per la demolizione), la recinzione anche del mappale 1152 per il quale, con la compravendita-“espediente”, si era stabilità un’apparenza di titolarità in capo ai richiedenti l’autorizzazione a recintare.

A questo punto succedeva un altro fatto piuttosto singolare: l’autorizzazione edilizia 66-2012 autorizzava una variante al progetto (la recinzione del nuovo mappale 1152 e l’aumento dell’altezza della recinzione di 50 cm) che però era priva di autorizzazione paesaggistica. Infatti la precedente autorizzazione paesaggistica 30-2012, rilasciata anch’essa dal Comune di Sinnai, settore urbanistica e usata anche per l’autorizzazione edilizia 66-2012, non contemplava affatto detta variante e dunque, sarebbe stato necessario, prima di rilasciare l’autorizzazione edilizia 66-2012, ottenere una nuova autorizzazione paesaggistica che autorizzasse la variante, un iter che avrebbe richiesto tempi molto più lunghi per la recinzione dell’area.

A confermare la rilevanza di questa “carenza” erano gli stessi uffici del Comune di Sinnai che infatti rilasciavano, dopo 6 mesi, nel gennaio 2013, una nuova autorizzazione edilizia (8-2013) e paesaggistica (1-2013), che autorizzava la variante “a posteriori”, ossia quando era già stata da tempo, notoriamente completata. Non si  ha però notizia delle  sanzioni amministrative che in questi casi dovrebbero essere irrogate e dell’avvio del procedimento penale legato alla violazione paesaggistica in un’area sottoposta a dichiarazione di notevole interesse pubblico (D.M. 20.5.1967).

A tutela dell’interesse collettivo, l’Associazione (dietro sollecitazione di un gran numero di soci che nell’autunno del 2012 avevano visto l’obbrobrio che si presentava davanti ai loro occhi nel corso di un’assemblea dell’Associazione tenuta al “Sagittario”), coordinava un ricorso collettivo al TAR per l’annullamento delle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche, mentre il Comune di Maracalagonis adiva il Tribunale Ordinario per rientrare in possesso dell’area.

Nel marzo 2014, il Tribunale disponeva la restituzione dell’area al Comune di Maracalagonis e ordinava la demolizione della recinzione.

Nel maggio 2014, a fronte della mancata ottemperanza dell’ordinanza, il Comune di Maracalagonis avviava la procedura per la rimozione forzata, in vista dell’effettuazione, su quei terreni, del mercatino civico estivo.

A luglio 2014 l’udienza che doveva disporre l’esecuzione materiale della demolizione è stata rinviata a settembre

Il 27 luglio 2015 il Comune di Maracalagonis ha proceduto all’abbattimento della recinzione restituendo l’area alla collettività

L’11 dicembre 2015 il Tribunale di Cagliari respingeva il ricorso contro l’ordinanza che aveva disposto la demolizione della recinzione.

***

A seguire la cronistoria dettagliata della vicenda come raccontata nei nostri circa 30 articoli a partire dal maggio 2012

  1. Massimo S.
    dicembre 28, 2015 alle 2:50 PM

    Che dire, complimentissimi a voi e per questa volta anche al comune di mara e un velo pietoso per quello di sinnai. ma come fa un comune a chiedere la revoca di un’ordinanza che ha ridato il terreno alla collettività? Ma il sindaco Pusceddu sa cosa fanno i funzionari del comune?

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  2. franco
    dicembre 28, 2015 alle 6:23 PM

    E ora chi INDAGA sul comune di Sinnai? quali Pm? Ci sono tutti i presupposti per fare una “strage” stile Quartu con Is Arenas…e forse piu’ la cosa mi sembra anche piu grave

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  3. corona
    dicembre 28, 2015 alle 9:46 PM

    A leggere l’ordinanza si rileva un comportameto schizofrenico da parte del comune di di Sinnai, dichiarato contumace in primo grado in quando negli uffici preposti avevano perso la raccomandata di convocazione,…..questo la dice lunga circa la gestione amministrativa del Comune e si spiegano le tante cause alle quali il Comune deve far fronte. In appello il Comune di Sinnai ha proposto un intervento volontario a difesa della questione petitoria " proprietà" piuttosto che sotto il profilo possessorio attinente al presente giudizio… momento e argomento sbagliato… costo euro 10.000,00 a carico dei cittadini di Sinnai. Non parliamo della professionalità di qualche responsabile dell’ufficio tecnico, il quale ha preso per buoni i titoli di acquisto definiti dal tribunale " espedienti per avvalorare possessi inesistenti e ha rilasciato autorizzazioni edilizie e paesaggistiche a posteriori e ufficio assai distratto nel verificare la realizzazione dei lavori, tanto che veniva allargata la recinzione ad un terreno non contemplato nell’ autorizzazione amministrativa, dando la colpa all’iniziativa di un operaio distratto. A fronte di tutto questo il Sindaco di Sinnai non ha avuto la capacità politica di presentarsi il 27 luglio 2015, giorno dell’abbattimento della recinzione, per chiedere scusa ai cittadini…..

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  4. Albert
    dicembre 29, 2015 alle 9:21 am

    L’importante é fare di questo terreno una cosa utile! Ad esempio il comune dovrebbe stabilire un vero mercatino civico nei mesi d’estate ma anche fuori stagione in quanto numerose famiglie ormai abitano in permanenza i villaggio…

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  5. Coccolino Sinnaese
    dicembre 29, 2015 alle 11:54 am

    A Sinnai ormai si sono bevuti il cervello… Ma nessuno indaga sui conti e sui gesti di questa giunta comunale che tutto vuol fare eccetto che prendersi carico di Torre delle stelle e di tutelare il villaggio? Se fossi nei disoccupati di Sinnai sarei molto arrabbiato con il sindaco Pusceddu, non investe un euro in turismo a Torre, bruciando tanti posti di lavoro!!!!

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  6. franco
    dicembre 29, 2015 alle 12:20 PM

    @Albert
    Concordo un VERO mercatino civico, e’ possibile che in giorni di alta stagione, dove quasi quasi ci sono piu abitanti a Torre, non parliamo di circolazione che a Sinnai e Mara messe assieme, tra tutte e due non riescano a mettere su un po di bancarelle?? Non due un po’…possibile che quelli che vediamo spesso vendere “formaggio, salumi..focacce” in spiaggia non riescano ad avere uno spazio come la frutta e verdura organizzati pero’ come un mercatino?? C’e anche qui troppo “monopolio” di attivita’ “trentennali”…sempre gli stessi che fanno terra bruciata…ma gente che puo ‘ fare qualche soldo a Sinnai e Mara non ce ne sta?? E fatela girare questa “economia” ..morti di “sonno”…

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  7. masia
    dicembre 29, 2015 alle 2:12 PM

    @Coccolino Sinnaese
    Concordo pienamente, Sinnai è piena di amministratori politici che si realizzano più in chiacchere politiche che andando a lavorare e i risultati li vediamo ogni giorno strade piene di buche, interi quartieri completamente al buio, marciapiedi impraticabili e altro. A Sinnai a certi politici non ineressano i problemi dei cittadini e meno che mai i problemi dei disoccupati, interessa fare chiacchere politiche per assicurarsi un reddito in quanto hanno vergogna di andare a cercarsi un lavoro. Sarebbe intressante sapere dove vanno a finire le tasse comunali pagate dai cittadini di torre delle stelle visto che il omune eroga zero servizi!

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  8. Gallus M.
    dicembre 29, 2015 alle 7:36 PM

    Il bello di questo blog è che uno legge cose a cui non sarebbe possibile credere se poi non ci fosse il documento che ti costringe a crederci. è tutta una storia di calpestio completo dell’interesse generale che fortunatamente è stato difeso con successo ma io quando leggo che un comune ha autorizzato una cosa del genere penso che veramente siano saltati completamenti i controlli della magistratura perché una cosa del genere doveva essere bloccata subito. Qui ci sono atti pubblici dove si dichiara un possesso notoriamente inesistente come adesso dice anche quest’ultima sentenza e fare i falsi negli atti pubblici a me risulta sia reato penale piuttosto serio. Ma poi mi chiedo, come fa un ufficio tecnico ad autorizzare una recinzione che passa in mezzo a un campo di calcetto? Anche la storia delle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche del gennaio 2013 è assurda, la recinzione era già stata finita da molti mesi e all’ufficio tecnico di Sinnai rilasciano ugualmente l’autorizzazione? Questa un’altra cosa molto grave. Anche l’ufficio urbanistica deve molte spiegazioni, ho visto che è quello che ha rilasciato le autorizzazioni paesaggistiche sempre nel gennaio 2013 e quindi dopo la fine dei lavori. Ci spiegano in base a quale norma queste autorizzazioni a posteriori?

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  9. Albert
    dicembre 29, 2015 alle 7:59 PM

    Chiaro! I politici solo chiacchere e belle parole quando si incntrano! Risultato Torre delle Stelle ZERO servizi e ZERO organizzazione! Politici campioni del mondo dei “discorsi sotto l’obrellone”!!!Aiuto!

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  10. ADM
    dicembre 30, 2015 alle 5:30 PM

    Qualche mese fa c’era un tizio che aveva inondato il blog di commenti a difesa dell’ex amministratore che non osava neppure dire una parola su questo scandalo del parcheggio… Mi pare fosse un tale max…diceva che lui sul parcheggio non si esprimeva perché si rimetteva alle decisioni della magistratura. Adesso che la decisione c’è max cosa dice? Gli sarà passata la paura di parlare del parcheggio?

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  11. franco
    dicembre 30, 2015 alle 7:47 PM

    @Gallus M.
    Non sa che Torre Delle Stelle e’ “zona franca” daicontrolli istituzionali? Sopratutto verso una cd organizzazione chiamata “condominio”? Anche i cd comuni quando si avvicinano a questa cd organizzazione si “deformano” le leggi, i regolamenti vanno in “vacca” e’ come se ci fosse uno “scudo” protettivo…la cosa e’ talmente evidente, pazzesca che oramai i complici, le trame, che vanno da certi uffici, a certi palazzoni verso certi proprietari, dovrebbero gia ‘ essere tutti evidenti, scoperti, visibili, sicuramente indagando su Sinnai, se ci fosse qualche pm…che salta lo “scudo” protettivo..capiremmo subito decenni di magagne ne sono sicuro, la questione recinzione campi per come e’ stata condotta, ad “personam” porterebbe a scoperchiare molto delle “protezioni” e della “forza” di certi ambienti.

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  12. pato
    dicembre 31, 2015 alle 2:34 PM

    Stiamo ottenendo degli ottimi risultati e pertanto un grande ringraziamento merita la Nuova Associazione Torre delle Stelle che in tutti questi anni ha potuto dimostrare quali danni ha causato la passata gestione condominiale nei confronti di tutti i proprietari.
    Dobbiano continuare a sostenerla soci, simpatizzanti e tutti i restanti proprietari (ancora incerti ? spero proprio di no) affinchè anche gli ultimi problemi con le amministrazioni comunali ( vedi Abbanoa e gestione del territorio dal punto di vista legale e turistico) trasformino Torre delle Stelle nella splendida località che tutti desideriamo.
    Nella speranza che la soc. I BORGHI chiuda il contenzioso in atto nel più breve tempo possibile, Auguro a tutti un BUON ANNO 2016

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  13. Teresa
    dicembre 31, 2015 alle 4:51 PM

    @pato
    Concordo!

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  14. Sandra Selis
    gennaio 10, 2016 alle 11:02 PM

    Penso che tutti noi proprietari di case a tds dobbiamo essere davvero molto grati all’associazione per aver difeso con le unghie e con i denti quest’area pubblica importantissima per torre. Dobbiamo ricordarci come era diventato il parcheggio dopo che era stato recintato, un’oscenità di recinzioni che impedivano l’accesso al parco e costringevano ad usare il campo di calcetto come passaggio pedonale. Uno scandalo che per fortuna è stato sventato, non capita spesso che l’interesso generale riesca a recuperare da situazioni compromesse come questa, compromesse, aggiungo, per colpa del comune di sinnai che aveva autorizzato la recinzione. E a proposito di comuni salta agli occhi la differenza con quello di maracalagonis che in questa brutta storia si è comportato ben diversamente da sinnai ed è riuscito a restituire a tutti noi il parcheggio. Mi auguro che la magistratura accerti fino in fondo la responsabilità di quanto successo perché comunque alla fine siamo rimasti 3 anni senza poter usare il parcheggio.

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  15. alfonso
    dicembre 6, 2020 alle 12:06 PM

    MA ALLA FINE I DUE PARCHEGGI E I RETROSPIAGGIA SARANNO AFFIDATI IN GESTIONE QUEST’ ANNO…SE CI SI INTERESSA ADESSO FORSE A MAGGIO:GIUGNO SARA INFINE TUTTO BELLO PULITO E ORGANIZZATO….

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    • Vic
      dicembre 7, 2020 alle 7:41 PM

      Il tutto dico, la gestione del parcheggio e finalmente il suo pagamento per i pendolari metterebbe la località allo stesso livello attrativo delle altre intorno che da anni fanno pagare il parcheggio ai pendolari…il bonus per i proprietari e rresidenti di Torre delle stelle sarà meccanicamente immediato: meno pendoalari, meno sporcizie e sopprattutto meno polverone…poi piu’ servizi e spiagge meno stanche di accogliere troppissima gente!!! Ma che si aspetta a gettare le basi solide di questo progetto benefico, per il villaggio, i cittadini, l’ambiente e la salute di tutti?????????

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