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Archive for marzo 2018

Anche questo inverno la delimitazione delle aree dunali salva decine di metri cubi di sabbia nella spiaggia di Cannesisa. E ora inizia il periodo delle splendide fioriture nelle aree dunali.

2011 vs. 2018 - Cannesisa

Decine di metri cubi di sabbia destinate a scomparire salvate dal neo-cordone dunale formatosi grazie alla delimitazione delle aree di retrospiaggia realizzata nell’agosto del 2010 dal Comune di Maracalagonis su impulso della Nuova Associazione Torre delle Stelle. Che ha permesso di abbattere la “deflazione eolica”, ossia la dispersione della sabbia provocata dal vento (la sabbia che “vola” durante le maestralate a Cannesisa).

Un risultato di notevole importanza nel contrasto all’erosione nella spiaggia di Cannesisa, ben  visibile a colpo d’occhio osservando i paletti di delimitazione che oggi risultano ampiamente sormontati dai sedimenti sabbiosi accumulatisi negli anni, che in alcuni tratti oggi sono alti circa il doppio della delimitazione.

È la fondamentale presenza della vegetazione pioniera ad aver permesso di arginare così efficacemente l’erosione innescando il meccanismo virtuoso rappresentato dalla capacità della vegetazione di trattenere la sabbia permettendo così lo sviluppo di un embrione dunale che a sua volta incrementa l’efficacia del sistema di fare da “barriera” anti-erosione, aumentando così progressivamente di volume e quindi divenendo più efficace nel trattenere la sabbia. E così via.

La sabbia in “eccesso” così accumalata funge da “serbatoio” che tende a stabilizzare l’arenile.

La ripresa della vegetazione di arenile regala poi splendide fioriture che a marzo e aprile offrono uno spettacolo di colori di tutto rispetto.

E quest’anno, grazie alle Leggi tutto…

Anche la lottizzazione “Genn’e Mari 2” porta il Comune di Sinnai al TAR per la gestione delle opere di urbanizzazione.

La lottizzazione "Genn'e Mari 2"

Con ricorso avverso il silenzio serbato dall’Amministrazione comunale di Sinnai a fronte di uno specifico atto di diffida e messa in mora, un gruppo di proprietari della lottizzazione “Genn’e Mari 2” ha chiesto al TAR di accertare l’obbligo del Comune di farsi carico delle opere di urbanizzazione.

Si tratta dell’edificazione sorta a monte della provinciale 17 all’altezza della spiaggia di Genn’e Mari, anche essa edificata in forza delle delibere 177-1974 di Giunta comunale e (trasformazione comparti Solanas-Torre delle Stelle a zone di completamento urbano-obbligo di cessione al Comune delle opere di urbanizzazione primaria) e 104-1974(ratifica della delibera di Giunta).

In conformità con specifici obblighi di legge introdotti con la legge 765-1967 (che modificava la legge 1150-1942 disciplinando i piani di lottizzazione e introducendo l’obbligo di cessione gratuita al comune delle opere di urbanizzazione), le suddette delibere subordinavano – in conformità alla suddetta disciplina – il rilascio della licenza edilizia alla cessione gratuita all’ente comunale di strade, rete idrica e delle altre opere di urbanizzazione.

Con sentenza 469-2015 (passata in giudicato), il TAR ha già Leggi tutto…

Parco, pavimentazione e videosorveglianza, aggiornamenti

L'avviso per i lavori di manutenzione straordinaria del parco di Torre delle Stelle

Importante passo avanti per porre fine all’assurda condizione di abbandono in cui versano, da oltre 5 anni, le strutture del parco comunale di Torre delle Stelle, la cui cronistoria è riportata in questo post: Un collaudo infinito e un parco (fondamentale per il rilancio di Torre delle Stelle) in abbandono. Ultimi aggiornamenti. (maggio 2017).

I giorni scorsi, infatti, il Comune di Maracalagonis ha avviato la procedura per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria volti a riparare i gravi danni provocati da furti e atti vandalici nell’edificio adibito a spogliatoi e a completare la realizzazione della struttura c.d. club-house (l’edificio posto nei pressi del campo di calcetto in asfalto), rimasta incompiuta e anch’essa oggetto di danneggiamenti e furti.

A questo link l’avviso affisso nell’albo pretorio online.

L’importo dei lavori è di circa 33mila Euro e il tempo per il loro completamento Leggi tutto…

Una condanna per violenza privata e lesioni per i fatti del 4 agosto 2010

I fatti del 4 agosto 2010

L’estate del 2010 fu la prima dopo l’emissione della famosa ordinanza TAR 402-2009.

Un provvedimento che oltre a determinare la radicale illegittimità dell’imputazione al “condominio” di tutti gli ingenti oneri di gestione della località (trasferiti dal Giudice amministrativo al Comune di Maracalagonis), stabiliva anche in modo molto netto una cosa tutto sommato ovvia ma che a Torre delle Stelle tanto ovvia non era: la potestà su un bene pubblico primario come l’acqua è in capo alla mano pubblica e utilizzarla come mezzo di ricatto per imporre pagamenti estranei al servizio idrico non è una pratica consentita nemmeno nella nostra località. Tanto più se le pretese di pagamento erano manifestamente illecite (ricordiamo ancora una volta che si arrivò – tra le altre gravissime “irregolarità” – a tacere dolosamente ai proprietari l’esistenza dell’appalto comunale di manutenzione dell’intera viabilità di Torre delle Stelle e nel contempo a minacciarli di stacco dell’acqua se non avessero comunque corrisposto i pagamenti anche per quella onerosa attività).

E se la illiceità dell’imputazione sul bilancio “condominiale” di oneri a esso estranei è stata recentemente accertata anche dal Tribunale Civile (mandando in fibrillazione i responsabili di quella scellerata gestione “condominiale” che ora tentano di mettere nei guai altri proprietari chiedendo loro postume approvazioni-trappola di bilanci strutturalmente illegittimi), ora è il turno della Giustizia penale nel presentare il conto per le reazioni a dir poco scomposte che ebbero luogo allorquando, nell‘estate del 2010, il Comune di Maracalagonis, strettamente tenuto a conformarsi all’ordinanza TAR, si decise finalmente ad autorizzare i riallacci idrici per coloro che avevano subito la ritorsione dello stacco dell’utenza idrica pur avendo integramente pagato i costi del servizio idrico (sic). (Autorizzazioni che poi furono dichiarate perfettamente legittime, anzi doverose, da successivi provvedimenti del TAR e del Consiglio di Stato).

In particolare, la mattina del 4 agosto 2010 un proprietario si ritrovò mezzo sepellito dentro il fosso scavato per procedere al riallaccio, con la benna di una ruspa a pochi centrimetri dalla faccia e poi afferrato e tirato per il collo per estrarlo a forza. Neppure l’esistenza di una regolare autorizzazione comunale al riallaccio servì a ricondurre gli eroici addetti “condominiali” (4-5 contro 1) a più miti consigli, perché quella era la ruggente stagione in cui – al riparo di una cassa “condominiale” che si pensava potesse fare scudo sine-die – i provvedimenti amministrativi e giudiziari non graditi venivano considerati carta straccia e si declamavano grottesche richieste di “5 milioni di Euro” che il Comune avrebbe dovuto sborsare per “prendersi” un’opera di urbanizzazione primaria in condizioni di semi-fatiscenza, tra un “denunciami pure, chi se ne frega” e l’altro.

Articolo della Nuova Sardegna dell'agosto 2010 (cliccare per ingrandire)

Si trattò, insomma, di atti di violenza Leggi tutto…