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325 voti contrari, 9 favorevoli. Pesantemente bocciata la riconferma dell’ “amministratore” uscente del c.d. condominio Torre delle Stelle. Ora si volti pagina
Che la cappa di disinformazione – costruita scientemente da certi ambienti di Torre delle Stelle in tanti anni di false informazioni, omissioni di comunicazioni essenziali e, da ultimo, anche alterazione dei risultati assembleari per conformarli ai propri desiderata (assemblea 2014) – stesse per saltare, era una percezione diffusa.
Così come si aveva la netta sensazione che un numero oramai consistente di proprietari, finalmente informati, avesse capito le vere finalità (soddisfacimento di tornaconti privati a discapito dell’interesse pubblico) perseguite da chi in questi anni ha operato un autentico sovvertimento dello scopo statutario del c.d. condominio (la promozione del trasferimento sulle spalle del Comune dei costi di gestione della località, ribaltato esattamente nel suo opposto: scaricare i costi sul c.d. condominio per far risparmiare il Comune).
Sensazioni e percezioni che ieri hanno trovato una conferma inequivocabile.
Con 325 voti contrari, 4 astenuti e solo 9 favorevoli, i proprietari di case di Torre delle Stelle hanno dato un pesantissimo benservito all'”amministratore” uscente e al sistema che gli gravitava intorno (che anche questa volta ha tentato di sindacare ad libitum la validità delle deleghe, tentativo sventato dalla presidenza che ha riammesso la maggior parte delle deleghe “scartate”). “Amministratore” che pur revocato dal Tribunale con gravissime motivazioni si era ben guardato dal farsi da parte aggrappandosi a un vuoto legislativo che non conferisce esecutività al decreto del Tribunale se impugnato. Tra le cose da capire, nei prossimi mesi, ci saranno anche le ragioni di questo attaccamento estremo alla poltrona.
Notevole anche il comportamento dei c.d. rappresentanti di zona, che, davanti al ristabilimento di regole minimamente democratiche (ogni voto, il loro compreso, vale uno) hanno preso paura abbandonando l’assemblea con non poche manifestazioni di notevole nervosismo. Anni di “vincere facile” avevano fatto perdere l’abitudine al confronto ad armi pari.
Infine, va segnalato, per la gravità, le conseguenze e implicazioni del gesto, il fatto che l’ex-amministratore, richiesto di consegnare le deleghe alla presidenza (finalmente gestita con professionalità e imparzialità, così come la funzione di segretaria), si è rifiutato di Leggi tutto…
Anche quest’anno la “convocazione” dell’assemblea del c.d. condominio riversa su un’intera collettività un’ondata di disinformazione gravemente ingannevole. L'”amministratore” ignora il decreto di revoca e reitera le gravi irregolarità già censurate dal Tribunale.
![](https://i0.wp.com/torredellestelle.blog.tiscali.it/files/2015/01/ritaglio_convocazione_2015-1024x210.jpg)
La richiesta di approvazione anche delle cause legali "dimenticate" i cui costi sono già stati pagati, a loro insaputa, da coloro ai quali ora si chiede a posteriori l'approvazione
Non erano pochi coloro i quali pensavano che almeno quest’anno la convocazione dell’assemblea del c.d. condominio non coincidesse con il solito carico massivo di dolosa disinformazione a base di omissioni di comunicazioni essenziali, di false informazioni e di “bilanci” infarciti di false attestazioni.
L’importanza decisiva delle novità intervenute negli ultimi 12 mesi (che avrebbe reso straordinariamente grave l’eventuale omessa comunicazione) e la necessità di non reiterare le gravi irregolarità poste alla base del decreto con cui il Tribunale ha revocato l'”amministratore” (tra cui proprio il sistematico “deficit informativo”), avevano fatto sperare, indulgendo a un po’ di ingenuità, che almeno quest’anno ci si sarebbe sforzati di cambiare un po’ registro.
Manco per sogno.
Chi gestisce il c.d. condominio (in regime di prorogatio – dopo il respingimento della sua riconferma dello scorso anno e la revoca giudiziaria – grazie ad un “vuoto” legislativo), non solo il registro non l’ha cambiato, ma ha addirittura superato sè stesso, riuscendo nell’impresa di non menzionare neppure la storica pronuncia del Consiglio di Stato (secondo e ultimo grado della Giustizia amministrativa) che ha trasferito definitivamente tutti gli oneri di gestione della località dal c.d. condominio al Comune di Maracalagonis (a pagare deve essere il Comune e non il c.d. condominio, in soldoni).
Come si può leggere sotto, è lo stesso prof. avvocato dell'”amministratore” revocato ad averla definita la “causa madre” che “risolve tutti i contenziosi” relativi alla nostra località. Un (ovvio) riconoscimento dell’importanza decisiva del pronunciamento della Giustizia amministrativa, riconoscimento giunto prima che venisse depositata la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto pienamente le tesi della Nuova Associazione Torre delle Stelle e respinto su tutta la linea l’assurdo ricorso al Consiglio di Stato intentato da chi gestisce il c.d. condominio (tramite lo stesso prof. avvocato), dove follemente si chiedeva che a Leggi tutto…
Distrutto da un incendio il chiosco comunale del parco di Torre delle Stelle
Proprio pochi giorni dopo l’uscita della delibera comunale che ha dato il via alla procedura di affidamento del parco comunale, il chiosco del Comune di Maracalagonis questa sera è stato completamente distrutto da un incendio.
Appare molto difficile non pensare ad un atto doloso con chiari intenti intimidatori contro la presenza del Comune a Torre delle Stelle.
Ci auguriamo che Leggi tutto…
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